Un gruppo di logopediste dell’associazione Alosi ha sentito l’esigenza di chinarsi sul tema del frenulo alterato. Questo approfondimento ha portato alla creazione di un flyer che vuole riassumere la letteratura esistente e sensibilizzare i professionisti coinvolti.
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Come intervenire?
Trattamento chirurgico
La frenulotomia consiste in una semplice recisione
orizzontale liberatoria del frenulo linguale.
Si tratta di un gesto effettuato ai neonati nei primi
giorni dopo la nascita da parte dei neonatologi: quando
la struttura anatomica del frenulo lo permette è il tipo di
intervento auspicabile e meno invasivo.
La frenulectomia consiste in un intervento chirurgico più
complesso con una vera e propria recisione della lamina
tissutale attraverso l’uso di differenti tecniche.
La scelta del tipo d’intervento dipende dall’anatomia del
frenulo e necessita di un’accurata valutazione specialistica
(ORL, foniatra, dentista, logopedista) prima dell’intervento.
Le diverse tecniche chirurgiche possono anche, a secon-
da dell’anatomia del frenulo linguale, necessitare di una
frenuloplastica a scopo di allungamento (o plastica a “Z”).
Intervento post-chirurgico
In seguito alla frenulotomia, l’infermiere/a e la mamma
eseguono sul neonato, nei primi giorni dopo l’intervento,
delle semplici manovre volte a favorire la mobilità della
lingua.
In seguito alla frenulectomia, il/la logopedista si occupa
del percorso riabilitativo sin dai primi giorni dopo
l’intervento.
Conclusione
Un frenulo linguale alterato può generare ripercussioni
negative sulla salute e sul benessere del bambino e della
mamma. Per questo motivo è auspicabile che un frenulo
linguale alterato venga individuato precocemente
attraverso la somministrazione dell’apposito Protocollo
Martinelli o più tardivamente utilizzando il
Protocollo Marchesan, al fine di valutare la necessità o di
una frenulotomia precoce, o di una supervisione nelle
varie tappe di sviluppo ed un’ eventuale successiva
frenulectomia.
Bibliografia
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Milano, 2007
Cos’è il frenulo linguale?
Il frenulo linguale è una plica fibro-mucosa che collega la
parte ventrale della lingua al pavimento della bocca (Singh
and Kent, 2000).
Durante lo sviluppo embrionale, quando le cellule del
frenulo linguale non subiscono una completa apoptosi
(morte cellulare), si può verificare un’eccessiva brevità di
questa struttura e il tessuto residuo può ostacolare i
movimenti della lingua (Knox, 2010). In questo caso parliamo
di frenulo alterato: anchiloglossia (quando c’è un’attaccatura
all’apice linguale) e frenulo corto.
Frenulo normale
Frenulo alterato
Fonte: protocollo Marchesan
Un frenulo linguale alterato causa una riduzione del
movimento linguale, passando da una forma più rara in cui
il rafe linguale è completamente fissato al pavimento della
bocca, a forme più lievi in cui la mobilità della lingua è solo
parzialmente ridotta.
Quali sono le ripercussioni di un frenulo linguale alterato?
Nelle varie fasi dello sviluppo di un individuo, un frenulo
linguale alterato può interferire con:
Allattamento: una lingua ancorata non permette al
neonato un attacco al seno profondo, che può causare
capezzoli schiacciati, ragadi, vasospasmo, flusso lento di
latte con conseguenti poppate lunghe e frequenti e
scarso aumento ponderale del neonato. La fatica a
restare agganciato al seno può pure provocare ingorgo
mammario e mastiti.
Deglutizione: un frenulo linguale alterato agisce come
freno anatomico per i diversi muscoli estrinseci della
lingua bloccando e modificando i movimenti dell’osso
ioide ed impedendo così uno sviluppo fisiologico della
deglutizione.
Masticazione: la lingua limitata nei suoi movimenti non
permette un’adeguata masticazione nel retro bocca
causando un’attività anteriorizzata con movimenti
mandibolari solo sul piano verticale e una preparazione
del bolo qualitativamente alterata.
Sviluppo muscolo scheletrico dell’apparato dentale:
una postura linguale bassa genera squilibri pressori nella
muscolatura oro-facciale, che si manifestano con debole
spinta linguale sul palato, continua pressione contro il
processo alveolare inferiore e mancanza di equilibrio tra la
forza centrifuga esercitata dalla lingua e la forza centripeta
esercitata dai muscoli buccinatori e periorali. Queste
alterazioni determinano vari quadri di malocclusione
(Bosco A., 2016). Linguaggio: i movimenti limitati della lingua non
permettono di produrre in modo corretto vari fonemi,
modificando i luoghi e i modi di articolazione
(ad esempio interdentalità).
Postura: un frenulo linguale alterato genera ad ogni
atto deglutitorio (circa 2000 in 24 ore) un blocco in
anteriorità dell’osso ioide, che dai muscoli linguali si
trasmette alla testa, al tratto cervicale e alle spalle
determinandone un atteggiamento in flessione
anteriore: testa in avanti, flessione cervicale alta, spalle
flesse in avanti, ginocchia flesse, tallone in valgismo
come nel piede piatto. Quindi in presenza di un
frenulo linguale alterato vi è un ipertono della catena
anteriore che arriva anche alla pianta dei piedi (Pelosi
A., 2007).
Respirazione: il frenulo linguale alterato non influisce
direttamente sulla respirazione, ma alterando le altre
funzioni sopra citate, può compromettere lo sviluppo
di una corretta respirazione fisiologica nasale e causare
il mantenimento di una respirazione prevalentemente
orale.
Quali figure professionali sono coinvolte?
Le figure professionali che hanno un ruolo determinante
nell’indicare un frenulo linguale alterato sono:
Neonatologi, Pediatri, Chirurghi pediatrici,
Infermieri pediatrici, Levatrici e Consulenti per
l’allattamento, ORL, Dentisti, Ortodontisti, Foniatri, Osteopati, Fisioterapisti, Logopedisti.